Nelle ultime settimane i sondaggi prevedevano un lungo a
testa a testa tra David Cameron e Ed Miliband con il rischio di
ingovernabilità, ma in realtà la vittoria del partito conservatore di Cameron nelle
elezioni generali in Regno Unito ha
spiazzato tutti smentendo sia i sondaggisti sia i giornali.
Cameron è stato confermato premier per la seconda volta
consecutiva riuscendo con 329 seggi
a superare la soglia della maggioranza
assoluta (326 seggi) alla Camera dei Comuni. Infatti, il leader conservatore e neo-premier inglese andrà dalla
Regina Elisabetta II per porre
giuramento e consegnare la formazione del nuovo governo senza la necessità di
allearsi con la minoranza dei Lib Dems,
usciti devastati dall’esperienza di governo e ridotti a partito marginale alla
Camera dei Comuni oppure solamente con il Partito Unionista Democratico
dell’Irlanda del Nord.
One nation, one United Kingdom – that is how I hope to govern if I am fortunate enough to continue as Prime Minister.
— David Cameron (@David_Cameron) 8 Maggio 2015
I veri sconfitti delle elezioni generali sono i Labour di Ed Miliband, che ha appena formalizzato le sue dimissioni dopo che il suo partito ha ottenuto 230 seggi, classificandosi in seconda posizione e i Lib Dems dell’ex vice-premier uscente Nick Clegg, il quale anch’egli ha rassegnato le dimissioni dal suo partito.
I am grateful to the people who worked on our campaign and for the campaign they ran. The responsibility for the result is mine alone.
— Ed Miliband (@Ed_Miliband) 8 Maggio 2015
In Scozia si segnala un vero e proprio exploit del partito nazionalista scozzese (SNP), che
si prende luna rivincita per la mancata
conquista dell'indipendenza dalla Gran Bretagna nel referendum del settembre
2014. I nazionalisti guidati dalla 44enne Nicola
Sturgeon hanno ottenuto 58 seggi, un successo dovuto grazie all’elettorato
scozzese che ha deciso di abbandonare il loro partito di riferimento, i Labour.
Brutta sconfitta per lo Ukip,
alleato nell’Europarlamento con il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo, che si attesta attorno al
13% dei consensi ma manda a Westminster un solo deputato a causa del sistema maggioritario unitario. Un
anno fa, il partito anti-Ue e anti-immigrati vinse le elezioni europee nel
Regno Unito, ma quelle erano elezioni con il sistema proporzionale e a cui
partecipò una bassa percentuale di elettori. ll leader dell’Ukip, Nigel Farage è rimasto fuori dalla Camera dei
Comuni, perché battuto nel suo collegio dal conservatore Craig MacKinlay, e ha lasciato
l’incarico.
I mercati hanno accolto l'esito con soddisfazione, la sterlina
si è impennata verso i massimi delle ultime settimane contro dollaro ed euro e
stando Stando alle previsioni degli
scommettitori finanziari, il Ftse 100
dovrebbe mostrare guadagno del +1,5%.
La vittoria di Cameron ha aumentato le possibilità di una Brexit. In caso di vittoria, infatti, i
conservatori avevano promesso di indire un referendum sull'uscita del Regno
Unito dall'Unione Europea.
Commenti
Posta un commento