Nella giornata di ieri, poco ore prima che la Commissione Antimafia annunciasse la lista dei candidati impresentabili, il premier non eletto dal popolo Matteo Renzi aveva fatto una scommessa ai suoi elettori:
"Sono pronto a scommettere, come tutti sanno, ma nessuno ha il coraggio di dire, che nessuno degli impresentabili verrà eletto. Sono quasi tutti espressioni di piccole liste civiche”
Scommessa persa per il premier perchè nella lista degli 16 impresentabili, stilata dall'Antimafia, è presente il nome di Vincenzo De Luca. L'ex sindaco di Salerno è stato ritenuto impresentabile dall'Antimafia per la condanna in primo grado per abuso d'ufficio, ma soprattutto è rinviato a giudizio con le accuse di falso ideologico, abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva nell’ambito delle indagini sulle presunte irregolarità nella realizzazione del Crescent, il complesso urbanistico a forma di mezzaluna progettato dall’architetto catalano Riccardo Bofill. Nel caso in cui dovesse vincere le elezioni regionali in Campania, il Prefetto gli negherà il permesso di sedersi sulla poltrona di Governatore per effetto della legge Severino.
Al momento quel furbacchione di Renzi tace perchè per lui l'importante è vincere facile anche con gli impresentabili.
Inoltre, in quella lista sono presenti ex esponenti di estrema destra, cosentiniani, camorristi, condannati per riciclaggio, imputati per abuso su minori e quaquaraquà, ma il problema del PD, ovviamente quello puro e becero renziano, è Rosy Bindi, rea di aver svolto il suo ruolo.
Se da una parte Renzi tace, dall'altra parte la macchina dei fedelissimi renziani incomincia ad attaccare il Presidente della Commissione Antimafia, nota gufa e sovversiva disfattista.
De Luca minaccia di querelare la Bindi, quel personaggetto con il sorrisetto sulla faccia (cit. Crozza), Carbone parla di "vendette di corrente", mentre la Picierno sostiene che sia un complotto nei confronti dell'Antimafia. Ieri, Orfini, presidente PD, parla addirittura di "processi di piazza". Manca solo invocare i giudici comunisti e siamo a posto.
Questi beceri ed ignoranti renziani lo sanno che la Bindi ha fatto il suo dovere? E vi spiego pure il perchè.
Il 24 Settembre 2014, la Commissione Antimafia ha approvato all'unaminità (votato anche dal PD) un codice dove i partiti si impegnano a non candidare (o sostenere, anche indirettamente) coloro che abbiano ricevuto condanna anche non definitiva, citazione diretta a giudizio o misure di prevenzione personali o patrimoniali nonchè coloro che si trovano in stato di latitanza o di esecuzione di pene detentive e soprattutto la Commissione nell’ambito dei suoi poteri di inchiesta, effettuerà i controlli sulla rispondenza delle liste elettorali ai criteri dettati dal codice di autoregolamentazione.
Quindi la Bindi si è limitata a far rispettare quanto approvato all'unaminità' diversi mesi fa, mentre chi non l'ha rispettato l sono proprio i renziani.
Questi beceri ed arroganti renziani con il passar del tempo stanno diventando come il partito di Berlusconi.
@fasulo_antonio
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