Secondo quanto riportato da Caris Vanghetti, giornalista di Panorama ed ex responsabile di comunicazione del Movimento Cinque Stelle, l’incontro organizzato
ieri dal sindaco di Parma Federico
Pizzarotti con gli eletti del M5S ha messo in crisi perfino i garanti del
movimento Beppe Grillo e GianRoberto Casaleggio e per questo il non direttorio (assente ieri all’open
day di Parma ) è corso ai ripari. Il non-direttorio composto da Carlo Sibilia, Carla Ruocco, Roberto Fico,
Luigi Di Maio e Alessandro Di
Battista ha chiesto ai parlamentari dissidenti e non di individuare tre
problemi e tre soluzioni. I motivi sono questi:
Trovare argomenti che
possano dare nuova spinta propulsiva all’iniziativa politica dei grillini che
spesso appare stanca e ripetitiva. L’altro motivo è quello di cercare di
dare una legittimazione al direttorio attraverso il coinvolgimento degli altri
parlamentari del movimento. Ma per ora i pentarchi, Grillo e Casaleggio
sono stati superati nel metodo da Pizzarotti.
In questa settimana, come è descritto nell’articolo, ci sarà
un’assemblea congiunta tra deputati e senatori M5S per decidere il da farsi
sull’elezione del nuovo presidente della Repubblica e sulla legge elettorale. Giorgio Napolitano, al secondo mandato
elettivo, lascerà la carica di Presidente della Repubblica prima del semestre europeo e il M5S, attraverso il metodo delle Quirinarie, userà quel nome scelto dagli iscritti del
Movimento per convergere altre forze politiche.
L’articolo si conclude sui possibili motivi di rottura tra parlamentari
e non-direttorio nel caso se qualora i
cinque fiduciari di Casaleggio dovessero provare a imporre una linea non
condivisa da tutti altri.
Caro Antonio, mi rendo disponibile a ripubblicare miei scritti e a scrivere articoli nuovi sulle argomentazioni geopolitiche e macroeconomiche, contattami in privato che poi ne riparleremo, mille grazie per la Tua attenzione.
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