Alle elezioni provinciali in Francia, il partito neogollista dell'ex Presidente francese Nicolas Sarkozy, l'Ump, alleato con il partito di centro Udi, è riuscito a frenare la deriva nazionalista e xenofoba del Front National, mentre i socialisti del presidente Francois Hollande, al governo del Paese, sono precipitati al terzo posto. Secondo il Ministero degli Interni sono stati eletti al primo turno 220 candidati della destra, 56 candidati della sinistra, 8 del Front National e 6 di altre formazioni politiche. L'astensione dalle urne ha toccato il 49,82% degli elettori.
LA VITTORIA DI SARKO E LA BATTUTA D'ARRESTO DEL FN. Secondo le ultime stime di ieri sera, il partito neogollista , l'Ump, alleato con il partito di centro Udi, ha ottenuto il 31% dei consensi superando di gran misura il FN con il 24,9% e il Partito socialista con il 21%. Per l'ex Presidente francese si tratta di un ottimo risultato che potrebbe rafforzare all'interno del suo partito che dovrà scegliere l’anno prossimo il candidato alle presidenziali del 2017. Sarkozy ha affermato che il risultato elettorale è stato una prova della "profonda aspirazione dei francesi a una cambiamento" rispetto alla sinistra al potere e ha deciso di non formare un fronte repubblicano anti-LePen con i socialisti, ma neanche un'alleanza locale con il Front National.
@ump va consacrer toute son énergie à renforcer la mob pour le 2nd tour de dimanche pro. L’alternance est en marche. Rien ne l’arrêtera.>
— Nicolas Sarkozy (@NicolasSarkozy) 22 Marzo 2015
Un pò come è successo con il Movimento Cinque Stelle nelle Europee del 2014, i sondaggisti davano per certo l'exploit del Front National come primo partito in Francia alle elezioni provinciali, ma il sogno della Le Pen di superare il 30% dei consensi non si è avverato. Il FN si ferma in seconda posizione con il 24,5% simile a quella strappata alle europee del 2014, ma il leader dell'estrema destra francese esulta per la conquista di quattro cantoni, che sono le giurisdizioni in cui si suddivide ogni provincia in Francia, mentre in passato aveva vinto solo un cantone. Dal suo quartier generale di Nanterre, Marine Le Pen, che aveva puntato di finire al primo posto nelle elezioni provinciali, ha manifestato soddisfazione per l'esito del voto invitando al premier Valls di dimettersi.
"Français, merci de nourrir la flamme de l'espoir pour une France libre et fière !"
— Marine Le Pen (@MLP_officiel) 22 Marzo 2015
FLOP DEI SOCIALISTI MA NESSUN CROLLO. Per una forza che sta governando il Paese, il 20% dei consensi si tratta di un flop. Un risultato migliore rispetto al catastrofico 14% delle Europee. I punti deboli del partito socialista sono due: la bassa popolarità dell'attuale Presidente e l'assenza nel primo turno di un’alleanza con le altre formazioni della sinistra, in particolare i Verdi e il Front de gauche. Il primo ministro francese si è detto molto rammaricato della scelta di Sarkozy che esorterà gli elettori a non votare né per il Front National di Marine Le Pen né per i socialisti nel caso di uno scontro diretto fra i due partiti al secondo turno delle elezioni municipali in programma domenica prossima. In passato Ump e socialisti si appoggiavano a vicenda nei ballottaggi in cui i loro candidati correvano contro un esponente del Front National.
Gli elettori francesi hanno deciso di svoltare a destra, prefigurando un bipolarismo tra una destra conservatrice e una deriva populista no euro e no-immigrati. Il partito di Sarzoky è riuscito a raccogliere molti consensi inseguendo elettori e idee simili del Front National, come la soppressione nelle mense scolastiche dei piatti alternativi al maiale per gli allievi musulmani, la revisione del trattato di Schengen sulla libera circolazione dei cittadini dell'Unione Europea per una maggiore efficacia gestione dei flussi migratori e del diritto all’asilo e l'identità nazionale.
@fasulo_antonio
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