Questo articolo è stato pubblicato su 90min (vedi l'originale)
Durante tutta la sessione estiva di calciomercato, quando Roberto
Mancini chiedeva alla società nerazzurra di voler a tutti i costi Felipe
Melo, suo pupillo al Galatarasay, per rafforzare la mediana,
i tifosi nerazzurri avevano manifestato la loro contrarietà su un possibile
approdo del centrocampista brasiliano all’Inter per vari motivi forse
pensando al suo deludente passato alla Juventus del giocatore e alla sua età.
Dopo tre partite, gli interisti, anche quello più
diffidente, si sono ricreduti sulle prestazioni sopra le righe ammirandone la
grinta e la tenacia del giocatore e soprattutto sul "gol al
bacio" sugli sviluppi da calcio d'angolo che ha portato alla quinta
vittoria consecutiva della squadra in cinque giornate di campionato.
Di partita in partita, Felipe Melo sta diventando sempre più
leader di questa Inter confermando le sue doti: recupero di una quantità
di palloni, possesso del pallone con eleganza e scioltezze, lanci lunghi e
capacità di avviare le azioni pericolose. In ogni partita, si rende
protagonista anche nei contrasti di gioco dove egli, rispondendo alle critiche
dei giornalisti sul suo modo di giocare in maniera aggressiva, aveva
dichiarato qualche giorno fa che il calcio è contatto. Se non vuoi
i contatti, vai a giocare a tennis."
Se in campo ha un suo credo, fuori, invece, Roberta Negal,
moglie di Felipe Melo, ha raccontato in un breve intervista rilasciata al
quotidiano milanese La Gazzetta dello Sport il vero atteggiamento di suo marito ed è venuto fuori un
ritratto differente da quell'immagine di Pitbull in mezzo al
campo. Ecco le sue parole:
“Lo conosco bene e già sapevo che se avesse segnato,
avrebbe condiviso quel momento con la famiglia. Quel bacio è proprio il simbolo
del nostro amore. Com’è a casa? A volte sembra un bambino. Ama stare con i
figli, con la famiglia e gli amici. Gioca con i videogames e guarda le partite
in tv. E’ un padre modello, non posso dire altro. Chi si allena di più? Lui
sicuramente, è un professionista.
Ora il Comandante si gode il suo momento magico con
la casacca nerazzurra e la famiglia, ma a lui gli manca un'altra cosa che è
pronto a riconquistarla: la maglia del Brasile. Con queste prestazioni, il ct Dunga,
forse starebbe pensando al giocatore per ri-affidargli le chiavi del
centrocampo verdeoro.
@fasulo_antonio
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