Sarà anche "un 2-0 netto", "una vittoria netta", "un'asfaltata" ma si tratta di una vittoria amara per il PD di Matteo Renzi.
Male affluenza, bene risultati: 2-0 netto. 4 regioni su 4 strappate alla dx in 9 mesi. Lega asfalta forza Italia e Grillo. Pd sopra il 40%.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 24 Novembre 2014
Vittoria netta, bravissimi @sbonaccini e @Oliverio_MarioG Massimo rispetto per chi vuole chiacchierare. Noi nel frattempo cambiamo l'Italia.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 24 Novembre 2014
Ecco le cause del non-successo di Renzi:1) ll Pd tra Calabria ed Emilia Romagna perde 769.336 voti tra le Europee di maggio scorso e le Regionali (solo 677.283 in Emilia). Sono due circostanze diverse per leader e posta in gioco, ma restano il metro di paragone più attendibile per vicinanza nel tempo. In Emilia Romagna Stefano Bonaccini prende il 49,05% ,mentre in Calabria Mario Gerardo Oliveiro arriva al 61,53%. Ha vinto in Emilia e Calabria, è il primo partito in Italia e soprattutto non ha avversari.
2) Nella regione rossa dell'Emilia Romagna (adesso sarà una regione con lo scudo crociato) hanno votato il 37% degli aventi diritto al voto. Secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano:
“Al di là delle esultanze, a spulciare nelle statistiche del Viminale, emerge uno scenario desolante. Se nel 2010 aveva votato il 67% degli aventi diritto, nel 2005 la percentuale era stata del 76% e nel 2000 del 79%. Pierluigi Bersani nel 1995 divenne presidente di Regione con il 53%: alle urne si era recato l’88% della popolazione. Nel 1990 l’affluenza era stata del 92%”.
Renzi se ne frega dell'astensionismo dicendo che "la non grande affluenza è un elemento preoccupante, ma è secondario". Per i renziani è importante la percentuale dei voti, non della gente che non è andata a votare.
Ha vinto in Emilia e Calabria, è il primo partito in Italia e soprattutto non ha avversari che sè stesso.
Significativo il dato all'interno del centrodestra, dove la Lega Nord di Matteo Salvini 'doppia' Forza Italia, 19% a 9%. Il sorpasso atteso e previsto c'è stato effettivamente, e questo potrebbe causare un terremoto nella coalizione di centrodestra e nei pesi relativi dei vari partiti. Esulta Salvini che con questo exploit vorrebbe guidare il centrodestra per le prossime elezioni politiche.
Per la #Lega in Emilia-Romagna un risultato storico! GRAZIE. Ora non ci fermiamo: costruiamo l'Alternativa a Renzi in tutta Italia. #Salvini.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 24 Novembre 2014
Il Movimento 5 Stelle crolla in Emilia-Romagna, regione dove i 5 Stelle diedero segno alle regionali del 2010 e la conquista del comune di Parma nelle comunali del 2012 ma spesso sono implosi in lotte interne come le espulsioni di Favia, Salsi e De Franceschi, ancora indagato per spese pazze. Le cause che hanno portato a un ridimensionamento del movimento sono tante:
1) l 'assenza in TV dei parlamentari che ha spianato la strada alla nuova Alba Dorata (Lega Nord+Casapound), vedi Salvini quante volte va in tv e quanto cresce nei sondaggi. Nelle elezioni regionali in Emilia Romagna la nuova destra becera e demagogica è riuscita a prosciugare sia l'elettorato berlusconiano sia quello grillino.
2) la mancanza di un punto di riferimento del M5S che non fosse Grillo. Ci sono Di Battista o Di Maio,che sarebbero stati all'altezza e avrebbero spiegato i contenuti del programma senza spaventare una parte dell'elettorato.
3) il M5S, pur aumentando i voti, non sembra più in grado di canalizzare il malcontento che invece si sta riversando sempre più nell'astensione, anche in una delle regioni che storicamente segna sempre alti tassi d'affluenza.
4) I post ad minchiam di Grillo e Casaleggio oscurano a volte il lavoro dei ragazzi del movimento.Invece di sparare cavolate per rubare voti a Salvini si deve proseguire con coerenza.
In queste ore ci sono persino persone che esultano per il 13% e lo confrontano con quelle scorse regionali, io direi che è qualcosa di imbarazzante.
Paragonare il 14% del #M5S con le regionali 2010 ed esultare è imbarazzante.#elezioni regionali
— Furio (@Giangiaganist) 24 Novembre 2014
Rispetto al 2010 il M5S ha preso 30mila voti in più, è altrettanto vero che, come tutti gli altri partiti, non è riuscito a mobilitare lo stesso numero di elettori (450-500mila) che avevano votato il M5S nelle ultime due consultazioni. Questo vuol dire che circa 200-300mila persone che avevano votato il M5S è rimasto a casa.
Nel 2010 il Movimento 5 Stelle nemmeno esisteva quasi, non era ancora una forza politica come lo è ora, era solo un idea e un programma.La gente non paragonerà mai i numeri di ieri con quelli del 2010, ma con quelli delle politiche 2013 e delle europee 2014. Come mai Grillo non parla del 4,9% in Calabria dove la lista 5 Stelle non ha avuto nemmeno un seggio? Qui non c'è da esultare c'è da fare mea culpa, riparare gli errori , cambiare strategia e occupare la televisione sennò il M5S si gioca per la soglia di sbarramento.
@fasulo_antonio
Intendiamoci, guardando i numeri dalle politiche a queste regionali, e se, in particolare li paragono con la città dove vivo, Ferrara, fogna dei trinariciuti, il m5s è chiaramente in una retta obliqua ben piantata verso un inesorabile declino rapido ed indolore ........
RispondiEliminaSe il M5S non cambia la strategia, si gioca la soglia di sbarramento
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