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HA VINTO LA LINEA TAFAZZI, MA HA PERSO IL MOVIMENTO?








Dopo i risultati  deludenti alle elezioni regionali di Emilia-Romagna e Calabria, il Movimento 5 Stelle (Grillo e Casaleggio) ha incominciato a suicidarsi con le loro mani. Prima un'intervista allo storico Petacco (da 60 anni che vive con le cazzate revisioniste) sulla non responsabilità di Mussolini nel delitto Matteotti, poi la scomuinica del deputato friuliano Walter Rizzetto dal Sacro Blog per aver partecipato a un talk show e l'attacco di Ganapini al sindaco di Parma Federico Pizzarotti accusato di non aver spento l'inceneritore. Sapete chi è Walter Ganapini? Costui è stato assessore regionale all'ambiente della giunta Bassolino in Campania dal 2008 al 2010, condannato dalla Corte dei Conti a risarcire oltre 9 milioni di euro per danno erariale per mancata riscossione delle sanzioni pecuniarie correlate a violazioni del Codice dell'Ambiente e, fra i tanti incarichi ricoperti, ha fondato Hera e ha presieduto l'Ama a Roma. Una persona sporca come Ganapini si permette di fare la morale al sindaco di Parma?

E infine dulcis in fundo l'espulsione dei deputati Massimo Artini e Paola Pinna accusati di aver
violato da troppo tempo (da Gennaio 2014) la restituzione di parte dello stipendio. In realtà le informazioni dettate dal blog sono errate per due motivi:

  1. Entrambi rendicontano ogni spesa come si evince dai loro siti personali. Ecco la spiegazione dei due deputati ex M5S:





Perchè non hanno rendicontato nel sito Tirendiconto gestito dalla Casaleggio Associati? Perchè una ventina di deputati(oltre ad Artini e Pinna) hanno espresso dubbi e problemi nel sito Tirendiconto.it. E a svuotare il sacco ci pensa il deputato toscano Samuele Segoni:

 «È stato semplicemente chiesto di avere prima delle risposte ad alcune domande, tra cui: chi è che gestisce ti rendiconto ed i dati sensibili? Lo staff di Grillo, la Casaleggio Associati, una ditta esterna o uno o più parlamentari? Chi ha deciso che si debba pubblicare con questo sistema di calcolo (che a detta di molti commette degli errori) e su questa piattaforma? L’assemblea aveva deciso un’altra modalità, poi gli ignoti che gestiscono “tirendiconto” hanno pensato bene di fare come volevano».

      2. A violare la regola per decidere le espulsioni sono proprio i garanti del Movimento 5 Stelle cioè Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. La regola funzionava così: il gruppo parlamentare si riuniva in un'assemblea dava la parola all'accusato, il quale poteva dimostrare di aver ragione o meno. Invece l'ordine è ribaltato perchè prima gli iscritti al Movimento 5 Stelle hanno votato sul blog , ma loro che ne sapevano della linea difensiva. Il codice di comportamento parla chiaro:

 "I parlamentari del M5S riuniti, senza distinzione tra Camera e Senato, potranno per palesi violazioni del Codice di Comportamento, proporre l’espulsione di un parlamentare del M5S a maggioranza. L’espulsione dovrà essere ratificata da una votazione on line sul portale del M5S tra tutti gli iscritti, anch’essa a maggioranza."

Col termine: "Potranno" s'intende dire che è nelle loro funzioni, ma se proprio vogliamo prendere il codice di comportamento alla lettera allora vi chiedo: dove è scritto che Grillo può proporre l'espulsione alla rete di un parlamentare?
 Se questa è democrazia diretta.


La votazione di ieri è stato decretato dal 70% dei votanti iscritti al blog di Beppe Grillo, ma qualcosa non va.
A rilevare questo dubbio è il gruppo Occupypalco, gli attivisti che al Circo Massimo avevano chiesto chiarimenti sull’esclusione di Federico Pizzarotti, sullo staff della Casaleggio associati e sulla gestione del voto online. Il gruppo su Facebook ha pubblicato uno screenshot dove si legge che l'orario delle votazioni si è conclusa alle ore 17:21 e non alle 19.

“Il cerchio è davvero magico – scrive Occupypalco – Lo Staff vede e prevede: alle 17:21 già sapevano il risultato che ci sarebbe stato alle 19. Più potente di Piepoli, più preciso di Nostradamus, lo Staff sa cosa voterete e quando. Siccome i sistemi di votazione sono opachi e imperfetti, per ovviare a queste problematiche lo Staff ha sviluppato dei nuovi poteri e fate attenzione: ha intenzione di usarli spesso”.

Oggi Beppe Grillo cambia faccia al Movimento Cinque Stelle nel suo post Comunicato politico numero cinquantacinque. Il leader M5S afferma di essere "stanchino" e che gli è rotto le palle di risolvere i problemi all'interno del suo movimento e ammette l’esigenza di avere una struttura di rappresentanza più ampia per il M5S composta da cinque deputati, tutti fedelissimi e duropuristi di grande osservanza.

 ”Ho deciso di proporre cinque persone, tra le molte valide, che grazie alle loro diverse storie e competenze opereranno come riferimento più ampio del M5S in particolare sul territorio e in Parlamento. Oggi le propongo in questo ruolo per un voto agli iscritti, in ordine alfabetico:
- Alessandro Di Battista
- Luigi Di Maio
- Roberto Fico
- Carla Ruocco
- Carlo Sibilia

Queste persone si incontreranno regolarmente con me per esaminare la situazione generale, condividere le decisioni più urgenti e costruire, con l’aiuto di tutti, il futuro del MoVimento 5 Stelle.
  Sei d'accordo con questa decisione? Puoi esprimere la tua preferenza qui: https://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it
Le votazioni saranno attive fino alle 19.



Se questa decisione venisse approvata, il Movimento 5 Stelle diventerà un partito come tutte le formazioni politiche. Non ci sarà un confronto tra leader e cittadini, ma una sorta di formazione che coordinerà il movimento. E quindi "l'uno vale uno" non vale più

@fasulo_antonio

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