Dopo Roberto Saviano, anche il direttore del Corriere del Sera si è svegliato dal letargo.
Ferruccio De Bortoli ha scritto un durissimo editoriale contro Matteo Renzi, contro la sua gestione del potere, per l'ego ipertrofico, per il suo voler essere uomo solo al comando.
“Devo essere sincero: Renzi non mi convince. Non tanto per le idee e il coraggio: apprezzabili, specie in materia di lavoro. Quanto per come gestisce il potere.Se vorrà veramente cambiare verso a questo Paese dovrà guardarsi dal più temibile dei suoi nemici: se stesso". Una personalità egocentrica è irrinunciabile per un leader. Quella del presidente del Consiglio è ipertrofica. Ora, avendo un uomo solo al comando del Paese (e del principale partito), senza veri rivali, la cosa non è irrilevante”.
I tratti della personalità del presidente del Consiglio non sono il suo unico limite. Secondo il direttore del quotidiano di via Solferino, a pesare negativamente è la scarsa competenza e la composizione della squadra di governo, infarcita di fedelissimi e composta in base al criterio della toscanità:
“Renzi ha energia leonina, tuttavia non può pensare di far tutto da solo. La sua squadra di governo è in qualche caso di una debolezza disarmante. Si faranno, si dice. Il sospetto diffuso è che alcuni ministri siano stati scelti per non far ombra al premier. La competenza appare un criterio secondario.Circondarsi di forze giovanili è un grande merito. Lo è meno se la fedeltà (diversa dalla lealtà) fa premio sulla preparazione, sullad conoscenza dei dossier. E se addirittura a prevalere è la toscanità, il dubbio è fondato”.
La tirata anti-Renzi sulla prima del Corsera prosegue:
In Europa, meno inclini di noi a scambiare la simpatia e la parlantina per strumenti di governo, se ne sono già accorti… L’irruenza può essere una virtù, scuote la palude, ma non sempre è preferibile alla saggezza negoziale. La muscolarità tradisce a volte la debolezza delle idee, la superficialità degli slogan. Un profluvio di tweet non annulla la fatica di scrivere un buon decreto”.
L'attacco più forte arriva alla fine. Il direttore si pone alcune domande e lascia intendere che tra i due leader vi siano patti segreti, accordi che vanno al di là della mera politica: poteri forti, in certi casi occulti, impegnati a gestire il potere, quello vero.
"Il patto del Nazareno finirà per eleggere anche il nuovo presidente della Repubblica, forse a inizio 2015. Sarebbe opportuno conoscerne tutti i reali contenuti. Liberandolo da vari sospetti (riguarda anche la Rai?) e, non ultimo, dallo stantio odore di massoneria"
Ferruccio De Bortoli rivolge un augurio finale a Matteo Renzi, perchè un suo fallimento equivarrebbe al fallimento del paese, preannunciando il sempre più probabile arrivo nella Troika:
"Un consiglio: quando si specchia al mattino, indossando una camicia bianca, pensi che dietro di lui c'è un Paese che non vuol rischiare di alzare nessuna bandiera straniera (vedi la Troika). E' tantomeno quella bianca. Buon lavoro, di squadra"
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