I principali candidati alle primarie del Pd per la carica di governatore in Emilia Romagna Matteo Richetti e Stefano Bonaccini risultano indagati per peculato nell’inchiesta sulle “spese pazze” in Consiglio Regionale. Prima della notizia, il deputato renziano Richetti si è ritirato in extremis dalla corsa per le primarie del centrosinistra in Emilia Romagna, poi è uscita la notizia che il deputato Pd è indagato per peculato nell’inchiesta della Procura di Bologna sulle "spese pazze" dell’assemblea legislativa regionale, di cui è stato anche presidente. Richetti ha pubblicato su Facebook questo messaggio, che non parla dell’indagine ma dell’unità del partito: non è chiaro quindi se si sia ritirato o no per via dell’indagine:
Per il segretario regionale del Pd Stefano Bonaccini, anch'egli indagato, sarebbe orientato a proseguire nella corsa per le primarie in vista del voto regionale in Emilia Romagna e sostiene di aver fiducia nella magistratura. Ecco la nota ufficiale di Bonaccini:
"Ho appreso poco fa che la Procura sta svolgendo accertamenti anche sul mio conto e ho già comunicato, attraverso il mio legale professore Manes, di essere formalmente a disposizione per chiarire ogni eventuale addebito. Confido di poter dare al più presto ogni opportuno chiarimento"
Richetti compare nell’esposto presentato da Andrea Defranceschi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, sulla vicenda delle auto blu nel periodo in cui era stato presidente dell’assemblea regionale, cioè fino al 2012.
Nel 2010, Richetti si sarebbe recato, secondo i documenti in possesso del Fatto Quotidiano, al Quirinale per una spesa di viaggio complessiva di 1024,12 euro. In treno, la trasferta sarebbe costata 200 euro in prima classe oppure aereo più taxi 300 euro.
Insomma, tra spese per missione, varie ed eventuali, si raggiungono cifre per decine di migliaia di euro. Nel novembre scorso, ad esempio, Richetti ha speso di auto blu 509,54 euro un giorno e 480,40 il giorno successivo per spostamenti tra Forlì e Ravenna. Nel gennaio 2011, uno spostamento dalla sede della Regione al teatro comunale di Casalecchio di Reno è venuto a costare oltre 100 euro con l'auto blu , anche perchè l’autista ha atteso il presidente fuori dal teatro per quasi 4 ore.
Oltre a Richetti e Bonaccini,ci sono anche 8 consiglieri del Pd indagati per peculato nella stessa inchiesta della Procura di Bologna.
Da questa vicenda (non è un caso, perchè le Regioni coinvolte per Rimborsopoli sono ben 17 su 20), esprimo i miei dubbi:
- Perchè Renzi se ne sta zitto da questa vicenda che coinvolge due candidati alle primarie per l'Emilia Romagna, molto vicini alla sua linea?
- Perchè Bonaccini non si è ritirato come ha fatto Richetti, entambi accusati per lo stesso caso?
- Perchè Richetti si è ritirato, quando aveva un'indagine in corso?
- Perchè il PD, per coerenza e per onestà intellettuale, non si è ritirato dalla corsa per le elezioni regionali di novembre?
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