Ieri gli elvetici sono stati chiamati a pronunciarsi sull'iniziativa contro "immigrazione di massa" promossa dall'estrema destra conservatrice dell'Udc/Svp e su un'altra denominata "Il finanziamento dell'aborto è una questione privata" che vuole ritirare i costi delle interruzioni volontarie di gravidanza dalle spese coperte dall'assicurazione malattie di base.
Con una differenza di 20 mila di voti di scarto, il 50,3% dei voti ha approvato l'iniziativa contro l'immigrazione 'di massa' nel paese,mentre i 'No' al referendum sul tetto all'immigrazione si sono fermati al 49,5%.
Dalle urne il referendum ha spaccato in due il paese, con i cantoni romandi francofoni più filoeuropei e le grandi città nel campo dei perdenti, mentre i cantoni di lingua tedesca e il Ticino con larga maggioranza hanno votato a favore dell'iniziativa.La maggioranza del SI (il 68,17%) è stata registata anche nel cantone con una vasta presenza di italiani (segno di delusione nei nostri confronti?).
Con questo risultato, la Svizzera chiude ufficialmente le frontiere e impone le quote d'ingresso per gli stranieri,e soprattutto la questione riguarda da vicino circa 60mila di frontalieri italiani del Nord Italia che ogni giorno attraversano i confini del nostro Paese per lavorare in territorio elvetico.
Oltre agli stranieri,lo stato svizzero fisserà le quote anche per i capitali che arrivano dall'estero.
Adesso l'Italia è diventata il Meridione per gli svizzeri e da oggi, in Svizzera, i frontalieri italiani subiranno le stesse politiche restrittive che la Lega Nord del fannullone Salvini vorrebbe applicare l'iniziativa contro meridionali e migranti.
Bocciato invece il finanziamento dell'aborto.
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