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LA FRANCIA VOTA NO ALLA DESTRA POPULISTA DI LE PEN. REGGE IL PATTO REPUBBLICANO, MA LA FALLA RIMANE LI'



I risultati del secondo turno per le elezioni regionali francesi hanno spento il sogno di gloria del Front National e della famiglia Le Pen (Marine e Marion), ma soprattutto le ambizioni future del partito d’estrema destra in vista delle presidenziali della primavera del 2017. Sette giorni fa erano in testa in sei regioni, ma ieri, invece, non sono riusciti a portarsi a casa neanche una regione.

La bruciante sconfitta dei lepenisti è dovuto anche grazie all’appello lanciato dal primo ministro socialista, Manuel Valls, il quale ha avvertito gli elettori francesi sui possibili rischi dell’affermazione del partito di Marine Le Pen al potere, che avrebbe degenerato la Francia in una sorta di guerra civile tra poveri.

Il suo messaggio invita soprattutto il 49% dell’elettorato rimasto a casa al primo turno di partecipare al voto e avere il compito di arginare il pericolo per mantenere intatti i valori fondativi della Republique e dell’Unione Europea, magari votando nelle regioni impegnate il candidato anti-Front National. Infatti la strategia per impedire all’estrema destra di consegnargli le chiavi per aprire le serrature delle regioni a rischio ha letteralmente funzionato senza neanche l’aiuto di Sarkozy, che ha deciso di non appoggiare la proposta dei socialisti. Eppure, nonostante il mancato apporto di Sarko, i socialisti e la destra gollista hanno continuato ad allearsi per opporre ai populismi emergenti che li minacciano, sennò come si spiega che i due partiti si sono spartiti le regioni tra loro?

Pericolo scampato sì, ma la falla rimane lì dato che il partito lepenista ha visto triplicare in cinque anni il numero dei suoi consiglieri regionali da 118 nel 2010 a 358 a oggi e ha ottenuto un consenso alto con una percentuale del 28% e almeno 6,7 milioni di voti, contro i 6,1 del primo turno. Il voto non ha risolto il problema causata dalla crisi d’identità di entrambi i partiti e dalle ricette economiche malsane del governo Hollande che hanno messo in ginocchio il paese transalpino e proprio da lì la popolazione si è sfogata avvicinandosi alle idee del partito nazionalista e xenofoba: in Francia il dato interessante è che al secondo turno milioni di persone sono tornati alle urne rispetto al primo perché una maggioranza dei francesi è contraria alle idee della famiglia Le Pen e quindi ha scelto di votare destra o sinistra a seconda della regione in questione per difendere l’antifascismo. Questo non significa che da quelle elezioni non ha vinto Sarkozy e Hollande, anche loro complici.

@fasulo_antonio

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