Pochi giorni fa, sono stati eletti i tre giudici della Corte Costituzionale: più votato con 609 preferenze è Franco Modugno, il nome proposto dai Cinque stelle, seguono Giulio Prosperetti (585, area centrista) e Augusto Barbera (581, Pd).
L’intesa PD-M5S ha
sbloccato l’empasse sulle tre figure alla Consulta e ha messo all’angolo Forza Italia, come è accaduto un anno
fa quando vennero eletti Silvana Sciarra
del PD e Giulio Zaccaria del M5S.
Siccome l’asse tra il PD renziano e i forzisti moderati
(prima di tornare sui propri passi dirigendo verso la destra estremista e
facendo prove di dialogo la Lega nazionalista e xenofoba, diversa da quella
secessionista e ultra-padana, e Fratelli d’Italia, che poi ha instaurato le
alleanze nelle regioni prese in considerazione) aveva inanellato figuracce una
dietro l’altra dopo una sequenza continua di trenta fumate nere, Renzi, il
giorno dopo è stato costretto a scendere ai compromessi con il Movimento Cinque
Stelle, i parlamentari grillini del resto avevano cambiato atteggiamento ed
erano pronti a tappare il naso sostenendo Augusto Barbera, candidato PD già
intercettato (ma non direttamente
coinvolto) nell’ambito di un’indagine su cattedre universitarie
pilotate, a patto di mettere fuori dai giochi Forza Italia con il loro
candidato, Francesco Paolo Sisto, prescelto sulla carta ma il nome
dell’avvocato di Silvio Berlusconi
non mette d’accordo i parlamentari del partito forzista. La mossa dei
pentastellati, ovvero la scelta per la strada dell’accordo e del compromesso, è
stata intelligente e vantaggiosa. Continuare la votazione ad oltranza e dire no
a Renzi, non avrebbe risolto un ficco secco (nemmeno lo scioglimento delle
Camere su intervento di Mattarella perché poi su quali basi dovrebbe prender
provvedimenti) e in un modo nell’altro avremmo avuto tre nomi impresentabili,
come Sisto e Pitruzzella, proposto da Sciolta
Civica, con quest’ultimo indagato per corruzione, e scelti dal partito dal
bischero fiorentino e dalle altre opposizioni con l’intento di mettere al
sicuro l’Italicum dai ricorsi
presentati e poi cercare di ricucire lo strappo tra i principali partiti (PD e
Forza Italia) per continuare il dialogo sulle riforme costituzionali siglate
nel famoso Patto di Nazareno andato
in fumo dopo la spallata del premier per l’elezione del Presidente della
Repubblica. Senza l’aiuto del partito di Grillo, ci sarebbe stato il Patto del
Nazareno 2.0.
Invece di congratularli del successo, arrivano mugugni,
fischi, contestazioni, accuse, i parlamentari messi sul banco degli imputati
dai detrattori M5S provenienti da centrosinistra a centrodestra, ma anche dalla
loro base che,al posto di dare spiegazioni ai loro eletti, hanno dato parola
alle fandonie di Becchi, il Beruschi
filosofeggiante che all’epoca quando fu ideologo dei 5 Stelle (ideologo de chè?
Al massimo il Giovanardi o il Rondolino dei 5 Stelle), andava nei salotti
televisivi, odiati dal Grillo, per desertificare i voti. Apriva bocca per
sparare bocca e tutto d’un tratto migliaia di voti sparirono. I detrattori, che
definiscono “inciucio” o “scambio di poltrona”, sono stessi che
due anni fa hanno criticato il M5S di non aver consentito la nascita del
governo Bersani e quelli che hanno formato un governo di coalizione attraverso
la rielezione di Napolitano.
I calunniatori, invece, di gridare al colpo di Stato per un
semplice accordo, tacete.
Certo !!
I grullini che "non fanno accordi e alleanze", che si astengono dal voto su leggi che sarebbero da bocciare...
sono pronti a votare a favore, ma solo se una poltrona è riservata a loro !!
E questa sarebbe "la coerenza" e "l'onestà" di cui si ergono a paladini ?? Come è accaduto un anno fa quando vennero eletti Silvana Sciarra del PD e Giulio Zaccaria del M5S....
ecco che la storia si ripete, con Franco Modugno, il nome proposto dai Cinque stelle, Giulio Prosperetti ( area centrista) e Augusto Barbera (Pd).
MA VERGOGNATEVI !!
SMETTETELA DI RACCONTARE BALLE AGLI ELETTORI...
QUESTA E' CIRCONVENZIONE DI INCAPACI !!