Pochi giorni fa, alla convention di Bagheria, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico, avrebbe ribadito la sua necessità di entrare in campo per arginare l’ascesa del Movimento Cinque Stelle cercando di far apparire il movimento grillino un soggetto pericoloso.
"Alle prossime
elezioni - dice Berlusconi - il Pd
non potrà arrivare al 40 % e allora dovrà esserci un ballottaggio a cui
potrebbe andare il M5S. Ma se loro dovessero vincere sarebbe un vero disastro a
cui non vogliamo neanche pensare e per questo occorre costruire un centrodestra
unito". L'ex Cavaliere è apparso motivato: "Occorre che Fi cresca e per questo ho deciso di scendere
nuovamente in campo. Con l'esperienza raggiunta possiamo dare al paese ciò di
cui ha bisogno: sicurezza, giustizia certa e magistratura libera".
Se da una parte i parlamentari del Partito Democratico, in primis Esposito e Romano, provano a convincere o allontanare una parte degli italiani, orientati verso il M5S per le prossime elezioni, di non votare il movimento di Grillo perché visto che è incapace di amministrare le loro città (Livorno e Parma), figuriamoci cosa farà quando sarà al governo nazionale, dall’altra parte, invece, Berlusconi ci riprova ancora con la storia di paragonare il leader del partito al dittatore tedesco Adolf Hitler.
Se da una parte i parlamentari del Partito Democratico, in primis Esposito e Romano, provano a convincere o allontanare una parte degli italiani, orientati verso il M5S per le prossime elezioni, di non votare il movimento di Grillo perché visto che è incapace di amministrare le loro città (Livorno e Parma), figuriamoci cosa farà quando sarà al governo nazionale, dall’altra parte, invece, Berlusconi ci riprova ancora con la storia di paragonare il leader del partito al dittatore tedesco Adolf Hitler.
Quella strategia con l’intento di allontanare i moderati dai
grillini si rivelò vincente alle scorse Europee, come ha ammesso la sondaggista
del Cavaliere Alessandra Ghisleri
durante il suo intervento agli Election
Days di Torino, e proprio dal suo assist Renzi ha vinto grazie alla
pavidità dei cittadini sull’ex comico genovese.
Da diverse settimane Berlusconi prova a rigiocarsi la sua carta, ma ormai è inutile. ll M5S ha cambiato volto, ha imparato la lezione dalle elezioni di due anni fa, ha l'impostazione e le proposte di una forza politica pronta ad entrare al governo e da quel movimento Grillo ha lasciato spazio ai suoi parlamentari, che sono cresciuti molto a livello professionale e comunicativo, basta vedere Di Maio, Di Battista, Taverna, Morra, Ruocco, Pizzarotti come sono perfetti nei programmi televisivi.
Berlusconi cerca invano di togliere i voti al movimento di Grillo sperando di mitigarli nella Lega Nord, ex, neo, ex e neo alleato estremista. Peccato, come spiega il giornalista del Fatto Quotidiano e consulente in comunicazione politica e personale Marco Venturini, che la crescita del partito secessionista, ora nazionale, di Matteo Salvini non strappa voti al M5S anzi fa apparire quest'ultimo un partito molto moderato.
Caro Silvio, vuoi un consiglio: goditi la tua vita lontano dalla politica e occupati di più del tuo Milan, magari cacciando il grano sempre se vuoi la tua squadra agli allori.
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