Vincitori alle Europee, perdenti nel tesseramento. Il partito di Matteo Renzi paga quest’anno rispetto al 2013 un crollo del numero di iscritti nell’ordine dell’80%. Secondo i primi dati del tesseramento anticipati oggi da Repubblica ne mancherebbero 400 mila. Secondo il quotidiano, in Sicilia, Basilicata, Molise, Sardegna e Puglia il reclutamento non è praticamente partito. Mentre aumentano gli elettori, nei 7.200 circoli la militanza langue. Le stime parlano di circa 100mila iscrizioni al partito effettuate nel corso del 2014, circa 400mila in meno delle 539mila dei dodici mesi precedenti, delle 469mila del 2012, delle 537mila del 2011 e delle 587mila del 2010. L'allarme è scattato dopo il flop di affluenza alle primarie dell'Emilia Romagna, la storica regione rossa: solo 58 mila elettori ai gazebo. L’Emilia Romagna nonostante questo in termini di iscritti è l’unica a resistere e da sola raccoglie nel 2014 circa 50mila adesioni. A Napoli nel 2013 gli iscritti erano 70mila, oggi guardando anche alle province si arriva a malapena all’ordine delle centinaia. Torino conta per ora 3mila aderenti, mentre solo l’anno scorso erano 10mila. Venezia non è da meno: in dodici mesi si è passati da 5500 tessere a 2mila. In Umbria erano 14mila, oggi sono meno della metà.
Il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini smentisce il calo degli iscritti:
"Spiace che qualcuno, basandosi su proiezioni inventate, apra una polemica inutile. Detto ciò l`obiettivo è superare i 300mila iscritti a fine anno, veri. E ci impegneremo con determinazione per raggiungerlo. Il resto sono solo strumentalizzazioni e numeri campati in aria".
@lageloni @Gogodemarchis sarebbe bello che non venissero diffusi dati a caso…
— Lorenzo Guerini (@guerini_lorenzo) October 3, 2014
Attacca Stefano Fassina attraverso i social network:
"Matteo Renzi, oltre a dedicarsi a organizzare la "Leopolda" per i suoi fedelissimi, dovrebbe innanzitutto preoccuparsi di organizzare un'assemblea dei coordinatori dei circoli del Pd. Non è più il sindaco di Firenze in competizione per la leadership del partito. È il Segretario Nazionale del Pd da quasi un anno. In un momento così impegnativo per il Pd, alle prese con una virata programmatica sul lavoro, un crollo degli iscritti e il taglio drammatico delle risorse sarebbe utile ascoltare chi tra mille difficoltà è impegnato sul territorio. Il Pd è un prezioso bene comune. Prima il Pd."
L'ex segretario del Pd Pierluigi Bersani lancia l'allarme:
"Un partito fatto solo di elettori e non più di iscritti, non è più un partito. Ovviamente se diventasse solo un partito di elettori diventerebbe un’altra cosa. Uno spazio politico e non un soggetto politico. Ma non siamo a questo e non finiremo lì".
Il Pd ha perso 400'000 iscritti in un anno e sui giornali si parla della scomparsa del Movimento 5 Stelle? Ma mi faccia il piacere.
@fasulo_antonio
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