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Lo ha fatto di nuovo e stavolta su quella faccenda uscita
stamani sui giornali non può far finta di nulla.
Il quotidiano milanese Corriere della Sera ha
pubblicato sul suo sito una serie di affermazioni di Carlo Tavecchio rilasciate
lo scorso Giugno durante un colloquio con Massimiliano Giacomini,
direttore del settimanale sportivo Soccerlife. Parole che fanno
rabbrividire mezzo mondo e che non posso essere fraintese.
Uno dei bersagli delle sue esternazioni è Cesare
Anticoti, l'imprenditore romano che nel 2008 comprò la sede della Lega
Nazionale Dilettanti, dove egli a quell'epoca era presidente. Nei confronti
di Anticoti, usa parole forti definendolo ebraccio e poi si
giustifica che non è contro gli ebrei, però vanno tenuti a bada.
Poco dopo nel corso dell'intervista, il presidente della
FIGC, riferendosi a un ex dirigente della Federazione, si lascia andare
così:
"Ma è vero che è omosessuale? Io non ho nulla
contro, però teneteli lontani da me. Io sono normalissimo".
Dopo la pubblicazione delle sue affermazioni sul sito del Corriere
della Sera, il successore di Giancarlo Abete si difende a spada
tratta e se la prende con il giornale di via Solferino:
Sono evidentemente vittima di un ricatto, non ricordo le
parole usate in quella conversazione, che potrebbe essere stata manipolata. Ho
incontrato una persona che conosco da tempo, alla quale non ho concesso, come
invece chiedeva, finanziamenti per la sua attività editoriale e la possibilità
di utilizzare la Federazione come veicolo per ottenere contributi europei. Ho
ottimi rapporti con la Comunità ebraica, non solo di natura sportiva, e ho
sostenuto la posizione di Israele nell’ultimo Congresso della Fifa. Ogni
tentativo di screditarmi e calunniarmi attraverso metodi illeciti, che
rispondono a metodologie oggi purtroppo assai diffuse, sarà perseguito nelle
sedi opportune".
Insomma Tavecchio fa il martire e accusa la stampa
nazionale, come è successo in passato con le sue gaffes, affermando di essere
soggetto a una macchinazione o addirittura a un complotto da parte dei
giornali che provano a screditare la figura di un'alta carica del calcio
italiano, ma il video registrato lo mette alle corde.
In quel caso, il presidente della Federcalcio fa tutto da
solo senza trucchi e metodi illeciti del giornalista e pronuncia a
sproposito affermazioni senza una logica offendendo le persone prese in
considerazione.
Non è la prima volta che Tavecchio scivola sulle banane, in passato ne ha combinato tante suscitando molte polemiche. Basta ricordare prima dell'elezione del successore di Abete sulla poltrona della Federcalcio la frase razzista sui calciatori di colore ("Optì Pobà e i neri mangiatori di banane") e infine quella nei confronti della calciatrici ("donne handicappate nel calcio") , pronunciate ai microfoni di Report.
Tavecchio prova a rigirare la frittata senza riuscirsi, ma
ormai il danno è fatto.
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