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LA BCE OBBEDISCE ALLA LINEA TEDESCA E SOSPENDE I FONDI ALLE BANCHE ELLENICHE






"E' stato un incontro fruttuoso" così il ministro delle Finanze greche Yanis Varoufakis ha definito l'incontro di ieri a Francoforte con Mario Draghi precisando di aver trasmesso il messaggio che il caso greco non può essere trattato come "business as usual".
Meno male che era fruttuoso  perchè ieri sera il Consiglio direttivo della Bce ha inferto la prima e pesante bocciatura al nuovo progetto del governo di Alexis Tsipras. La Bce ha deciso di chiudere i rubinetti di liquidità alla Grecia sospendendo la deroga ai requisiti minimi di eleggibilità dei titoli emessi da Atene. La deroga, introdotta nel 2010, consentiva alle banche greche di approvvigionarsi di liquidità fornendo a garanzia titoli di Stato. La bocciatura del programma del governo Tsipras da parte della Bce non mette in discussione la capacità delle banche greche di disporre di liquidità perchè resta ancora in vigore lo strumento d'emergenza ELA (Emergency Liquidity Assistance). In assenza di un accordo con l'Ue, la Grecia non potrà nemmeno accedere al Quantitative easing della Bce che da marzo consente alla BCE di acquistare bond degli Stati membri sul mercato secondario.
La decisione della Bce è arrivata a pochi minuti  alla chiusura della seduta di Wall Street che ha rapidamente virato al ribasso e chiuso in calo dello 0,42%. L'euro, invece, è sceso al ribasso sul dollaro, arrivando a 1,13. Un brutto colpo per il governo Tsipras e una decisione a sorpresa di Mario Draghi che ha obbedito alla linea dura di Angela Merkel, sposata anche da Jean-Claude Juncker e Donald Tusk. La linea tedesca è quella di non accettare nessun dialogo con il leader di Syriza, anche se la cancelliera tedesca Angela Merkel sarebbe disposta a trattare solo se viene garantito il rispetto degli impegni presi  dall'ex premier greco di centrodestra Antonio Samaras: cioè rispettare i patti con la Troika (Bce-Ue-Fmi) che scadrà il 28 Febbraio. Il neo-premier greco Alexis Tsipras non si piegherà alle richieste dei creditori e continuerà la sua lotta anti-austerity e anti-Troika trovando nuovi alleati in Ue, oppure entro il 11 Febbraio, giorno in cui gli strozzini della Bce toglieranno alle banche elleniche l'accesso alle normali aste di liquidità, metterà in discussione il tema di una possibile uscita della Grecia dall'euro.

@fasulo_antonio  

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